La fascia connettivale è un tessuto che avvolge le strutture del corpo (ossa, articolazioni e muscoli), collegandole e dando loro continuità. Essa permette la trasmissione di forze e tensioni tra una struttura corporea e l’altra e coordina le stesse strutture durante i movimenti. Inoltre, fa da sostegno per organi, vasi sanguigni e nervi.
Un’alterazione nel posizionamento della fascia può provocare dolore, irrigidimento ma soprattutto una disfunzione nella coordinazione e nei movimenti.
La fascia terapia o manipolazione fasciale è una tecnica della fisioterapia che è possibile applicare su varie zone del corpo.
Consiste in massaggi trasversi e frizioni tissutali in specifici punti.
Ci si serve della tecnica di manipolazione di fascia in caso di alterazione del tessuto connettivo.
Questa alterazione può avere diverse cause:
La fascia si compone di una serie di fogli sovrapposti, i quali scorrono l’uno sull’altro grazie ad una sostanza lubrificante chiamata acido ialuronico. Nel momento in cui si forma un’alterazione del tessuto, si possono verificare degli addensamenti tra i fogli fasciali, che danneggiano la normale mobilità e le strutture interessate.
Si parte da un’accurata analisi della storia clinica del paziente, svolta dal fisioterapista.
Questo permette di valutare la soluzione migliore alle disfunzioni, che possono essere state causate da traumi o problematiche viscerali o posturali. Sono essenziali anche la tecnica di palpazione delle aree possibilmente coinvolte, in modo da individuare eventuali densificazioni, e le valutazioni motorie.
Trovati i punti del corpo soggetti a disfunzione, vengono applicate una serie di manovre che sfruttano la produzione di calore interno; questo permette di ripristinare la funzionalità dei tessuti.
Il professionista si serve dei polpastrelli, del gomito e/o delle nocche, insieme a specifici strumenti (IASTM), a seconda della condizione e zona da trattare. Gli addensamenti di acido ialuronico tra i fogli fasciali possono essere sciolti dalla palpazione e strofinio manuale del terapista, che ripristina in questo modo la mobilità e la salute delle strutture corporee.
Tendenzialmente il trattamento si svolge a frequenza settimanale e sono sufficienti 3 o 4 sedute per ridurre considerevolmente il dolore.
Già dalla prima seduta, però, si nota una concreta diminuzione della sintomatologia dolorosa e una migliorata articolarità.
Un indolenzimento successivo al trattamento è perfettamente normale e ha una durata di 24-48 ore.
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